Concluso al Pratt Institute New York il corso di Art Documentation con il supporto di xDams Open Source Platform

cristina_pattuelliCristina Pattuelli del Pratt Institute e Farris Wahbeh del Whitney Museum of American Art hanno concluso al prestigioso Istituto di Brooklyn a New York il primo corso di Art Documentation supportato da xDams Open Source.

E’ stata per il nostro team un’esperienza importante per confrontarsi in una nuova esperienza internazionale che ha permesso di rilasciare la versione 3.0.0 babylon, configurata con un versione dell’archivio storico documentale EAD compliant, integralmente in inglese. Oltre a Cristina e Farris il nostro ringraziamento va ad Alexandra Provo, preziosissimo supporto in questa iniziativa.art-documentation-collage

E’ stata testata, nell’ambito di questa collaborazione, anche la scheda museale che utilizza lo standard di descrizione LIDO, la cui configurazione verrà a breve rilasciata nel pacchetto Open Source. Gli allievi del Pratt Institute hanno potuto utilizzare la piattaforma, direttamente via web, attraverso il servizio erogato dalla server farm di Roma, supportati dal gruppo tecnico e da quello scientifico di regesta.exe.

La riuscita di questa iniziativa già ci spinge a confrontarci per rilanciare la sfida puntando a nuovi obiettivi, per ora, per conoscere di più potete consultare qui le presentazioni di fine corso.

Rilasciata la versione 3.0 di xDams, una tappa fondamentale per la piattaforma. In inglese e con la scheda OA opere e oggetti d’arte

C+B-Babylon-MapContinua il cammino di xDams Open Source per offrire una soluzione sempre più completa e versatile nel dominio della catalogazione e schedatura dei Beni Culturali, finalizzata sia alla loro conservazione che alla loro valorizzazione su Web.

La versione 3.0,0 (download) è dedicata alla città di Babilonia, multiculturale e multilingua, e infatti la principale novità di xDams è rappresentata proprio dalla possibilità di utilizzare la piattaforma in modalità multilingua.

In particolare la versione rilasciata è configurata già in inglese e include una versione dell’archivio storico documentale (ISAD EAD), sempre in inglese. La realizzazione è frutto della collaborazione avviata nello scorso anno con il Pratt Institute di New York, in particolare con Cristina Pattuelli, Farris Wahbeh e Alexandra Provo.

Ma le novità sono veramente tante (leggi il dettaglio nelle release notes), dalla scheda per opere e oggetti d’arte (ICCD OA) alla gestione utenti, alla visualizzazione delle schede fotografiche in preview.

Di particolare rilievo le implementazioni finalizzate alla pubblicazione e all’interoperabilità, da sempre requisito fondamentale per xDams. Relativamente al primo punto sono state rese disponibili due nuove features:

  • Autologin
  • Restfull access

Per autologin si intende la possibilità di pubblicare gli archivi sfruttando l’attuale interfaccia di back end grazie a un meccanismo di autologin nascosto, che permette all’utente anonimo del web di accedere alla ricerca senza fare alcun login esplicito.

L’interfaccia restfull access, in versione beta, aiuterà gli sviluppatori indipendenti a realizzare siti di fruizione personalizzati.

L’export dei dati, cui è possibile anche applicare una trasformazione XSLT, agevolerà ulteriormente lo scambio dei dati e l’interoperabilità con altri sistemi.

Le tante innovazioni di questa versione non esauriscono però qui le novità previste nel breve, infatti sono già in cantiere (alcune già in fase di test) nuove funzionalità, dalla schedatura per oggetti museali in inglese con standard LIDO all’archivio audiovisivo secondo le norme FIAF e logoBygleSfondoall’approdo al Semantic Web grazie all’integrazione con la piattaforma Bygle per la pubblicazione di Linked Open Data in ambito Beni Culturali.