L’archivista e lo smart working: da xDams un supporto per continuare l’attività. un architettura progettata per lavorare in Cloud.

La digitalizzazione dei materiali ed il cloud consentono di  lavorare remotamente con strumenti appropriati.

Non risolvono tutti i problemi di un lavoro che richiede un contatto con ciò che occorre descrivere ma xDams è nato per rispondere a  questa opportunità.

Cloud per vocazione

Quando agli inizi del 2000 abbiamo cominciato a lavorare alla progettazione del software per la catalogazione per i beni culturali già immaginavamo che il futuro di questa attività doveva comprendere la possibilità di lavorare remotamente. Immaginavamo (ndr regesta.exe) soprattutto che un’applicazione utilizzabile via web avrebbe evitato all’utente finale molte delle complicazioni legate alla tecnologia.

Il progresso avrebbe inevitabilmente reso ancora più complesse le cose: sarebbero aumentate le possibilità funzionali ma questo avrebbe avuto un costo tecnologico. Non si sarebbe più fare una semplice applicazione Access di facile utilizzo da tutti.

Lavorare però aprendo solo il proprio browser avrebbe reso tutto più semplice.

Collaborazione remota

Sarebbe stato anche più semplice condividere il proprio lavoro con colleghi lontani o, come nei giorni attuali, rimanere attivi quando non è possibile raggiungere il posto di lavoro. In quegli anni c’erano ancora i modem di casa con bande ridottissime, negli anni la connettività ha fatto un passo in avanti incredibile.

In questi anni alcuni utenti hanno scelto di utilizzare la piattaforma con le proprie risorse tecniche ma la maggior parte ha utilizzato un servizio cloud.

Open source e free cloud

Nel 2012 tutto questo è diventato patrimonio di tutti con la svolta Open Source ma anche questo, secondo noi, non bastava. Cosi abbiamo deciso che anche l’utilizzo di xDams doveva avere un primo livello di accesso gratuito e cosi molti piccoli archivi hanno fatto richiesta al servizio www.thearchivescloud.com

Un nuovo modo di interpretare la conservazione

Anche l’approccio alla gestione dei beni culturali però ha subito un radicale cambiamento; l’attività di catalogazione è sempre più immaginata come una fase finalizzata anche alla valorizzazione e condivisione dei contenuti. La risposta del team di lavoro di xDams è stata quella di rendere più agevole questa attività, più agevola e meno costosa.

E’ nata cosi l’interfaccia standard utilizzata già da diversi archivi (vedi esempio) ma anche il plugin che consente di pubblicare i contenuti da xDams direttamente su un sito gestito con la piattaforma WordPress con wiki di supporto e il Forum già utilizzato per xDams.

Condivisione, tecnologia e riuso

Sempre in questi anni abbiamo lavorato all’innovativa tecnologia Open Data denominata Linked Open Data promossa da Sir Berners Lee, è l’ultima frontiera per condividere i metadati con tutto il mondo…

Oggi però viviamo nella speranza che questo tragico momento finisca il più presto possibile perché rimane imprescindibile vivere la collettività.

Il plugin per WordPress arriva alla versione 2.2 Gard con le nuove funzionalità gerarchiche

Il nuovo rilascio di xDams delle scorse settimane ha consentito la realizzazione di alcune funzionalità che permettono di fornire importanti ulteriori informazioni all’utente legate alla natura gerarchica dell’albero. Abbiamo scelto di ricordare, con questa versione, il ponte romano acquedotto sul Gard in Francia, longevo esempio dell’ingegneria romana.

Il ponte è stato costruito verso il 17 a.C. e faceva parte di un acquedotto di quasi 50 km di lunghezza che portava l’acqua dalle sorgenti di Uzès alla città gallo-romana di Nemausus, oggi chiamata Nîmes. È stato costruito da Agrippa sotto l’imperatore Augusto.   (testo da Wikipedia)

Questa versione del plugin (scaricala qui!) è fortemente innovativa rispetto alla precedente e pertanto si raccomanda di seguire le istruzioni per l’aggiornamento per evitare di perdere eventuale lavoro di personalizzazione realizzato in precedenza. Segue un approfondimento sulle novità introdotte.

Le novità della versione 2.2 Gard

Come abbiamo introdotto la novità principale è costituita dalla gestione, anche da parte del plugin, della struttura gerarchica con la quale i vari archivi sono strutturati. In particolare questa affermazione si concretizza con due nuove funzionalità:

  • La pubblicazione della struttura gerarchica in cui una singola scheda è inserita
  • La navigazione dei dati mediante l’albero gerarchico

Il primo punto si risolve, per l’utente, con l’inserimento della funzione WPxdamsBridge_getItemHier() nel template della singola scheda. Sono necessarie alcune operazioni di configurazione che permettono di decidere l’aspetto che dovrà avere l’output e che sono descritte sia nelle istruzioni d’uso della pagina ARCHIVE SETTINGS sia nella pagina della funzione citata. Naturalmente per le nuove installazioni o per chi non ha utilizzato personalizzazioni nei template la nuova versione della pagina ITEM PAGE è già aggiornata.

Leggermente più complesso l’utilizzo del nuovo shortcode xdamsTree che consente di pubblicare l’albero gerarchico di un archivio e di seguire la navigazione gerarchica nella ricerca dei contenuti. Al momento le API rest non consentono la ricerca dei figli di un nodo, a questo si è ovviato creando un processo che, proprio grazie alla nuova funzionalità gerarchica illustrata in precedenza, permette di ricostruire in wordpress un alias dell’albero. E’ un processo asincrono e quindi occorre verificare nelle istruzioni d’uso delle modalità di attivazione.

La nostra attenzione si è poi concentrata sul potenziare le capacità di personalizzazione della visualizzazione in particolare sugli shortcode List e Search:

  • attributo redirect -> consente di visualizzare i risultati in una nuova pagina per differenziare una prima pagina (es. pagina con testo introduttivo o semplice box di ricerca in home) dalle successive di navigazione. In questa ottica anche l’attributo redirectitem
  • attributo formtemplate -> per gestire la pagina in due blocchi distinti, una spalla ( con box di ricerca o con menu di navigazione gerarchica ) e una parte contenente i risultati
  • personalizzazioni ricerca multiarchivio -> e’ stata creata un’opzione  in ARCHIVE SETTINGS per definire un template diverso per ogni archivio, un attributo per la visualizzazione della lista degli archivi o di una lista di risultati, estratta da un primo archivio. L’attributo multitem consente, a partire da un esisto ricerca, di utilizzare un campo specifico per farne il nuovo driver di ricerca. Per chiarire un esempio classico può essere la ricerca su un’ authority che innesca una ricerca multiarchivio relativa al nome di una persona.
  • nuove e più accurate configurazione degli archivi -> Sono contenute nei file del folder CONFIG. Se in precedenza sono stata effettuate molte personalizzazioni probabilmente non conviene reimportare le nuove schede ma aprirle con un editor di testo e confrontare le differenze per implementarle via pagina OUTPUT FIELDS. Se non ci sono problemi ricordiamo che l’aggiornamento selettivo della scheda avviene mediante IMPORT selezionando sia la casella dell’archivio cui la scheda appartiene, sia la riga della singola scheda che si desidera importare.
  • potenziamento della ricerca -> aggiunta la possibilità di ricercare per uno specifico attributo.
  • nuovi template Custom nel relativo folder -> Come nel caso precedente se sono state introdotte delle ulteriori personalizzazioni ma potrebbe essere conveniente non sovrascrivere la cartella quanto piuttosto caricare selettivamente i nuovi template che interessano. Sono disponibili dei template (in genere prefisso ABG) che suddividono la pagina in due  sezioni con un box laterale e una parte centrale (sarà fornito a breve anche il CSS per la corretta suddivisione per gli ultimi temi standard di WordPress – vedi testo seguente per ulteriori info).

L’aggiornamento della versione ha comportato anche il fixing di alcuni bug ma per una lista dettagliata si rimanda alla release notes aggiornata. oppure si può far riferimento a questo riepilogo presente sul Wiki di supporto. A breve saremo in grado di pubblicare un sito in cui visualizzare i possibili utilizzi delle diverse funzionalità. E’ nostra intenzione inoltre quella di creare un file da scaricare contenente una possibile configurazione del database per un archivio standard.

(foto nel post di Gilbert Bochenek – foto in preview di Wolfgang Staudt by Wikipedia)

xDams si aggiorna: disponibile sul sito la versione 3.2.2

 

La versione 3.2 Halab si arricchisce di nuove funzionalità con la release 3.2.2, in particolare le API rest da oggi restituiscono il livello gerarchico di una scheda. Questa modifica consentirà il rilascio a breve anche della nuova versione del plugin per WordPress che renderà possibile la navigazione gerarchica dei contenuti.

Per scaricare la nuova versione vai alla pagina.

Scarica la documentazione aggiornata: il manuale per installare mediante Docker e il manuale delle funzionalità 5.0

Sono disponibili da oggi nella pagina delle documentazione due nuovi documenti:

  • la versione aggiornata del manuale delle funzionalità (v5.0) redatto da Ilaria Barbanti (regesta.exe)
  • La prima versione pubblica del manuale di installazione tramite Docker (v 2.0) a cura di Donato Lanzellotto (regesta.exe)

Seminario ANAI Lombardia a Milano: gli strumenti dell’archivista, xDams O.S. Il 9 settembre presso lo Spazio Pin

Il prossimo 9 febbraio 2018 un interessante seminario a Milano per i soci dell’ANAI Lombardia relativo all’utilizzo della piattaforma xDams Open Sourcce presso lo SpazioPin, in Viale Monte Santo, 5  MM Repubblica. Si approfondirà in particolare:

  • l’installazione locale del software open source,
  • i dettagli sul servizio “cloud” (dal free hosting alle versioni a pagamento),
  • alcuni casi d’uso tratti da privati o pubblica amministrazione,
  • le modalità di gestione e pubblicazione dei dati online

Il seminario, spiega il comunicato ANAI Lombardia, intende far conoscere agli archivisti le potenzialità di questo strumento e le sue modalità di utilizzo all’interno di tutte le fasi di un progetto di riordino d’archivio dal riordino alla pubblicazione dei dati. Per maggiori dettagli sul programma della giornata consultate la locandina dell’evento sul sito dell’ANAI.

Per regesta interverranno: Ilaria Barbanti, Carlo Bruno e Donato Lanzellotto.

Buon Natale a tutti!!! Per quest’anno il regalo sotto l’albero è la versione 3.2.0 Halab

Da oggi è disponibile sulla nostra pagina dei download la nuova versione di xDams Platform, ovvero la 3.2.0 Halab.

Un piccolo regalo con il quale il team di sviluppo di regesta ha voluto dire grazie a tutti gli utenti del software italiano open source dal 2012. Questo rilascio è anche un augurio per il 2018, che stimoli la ricerca di sempre più innovative soluzioni e implementazioni della piattaforma.

A tutti voi il nostro staff indirizza i più sinceri auguri di un sereno Natale

Ci siamo! Rilasciata la prima versione pubblica del plugin per connettere xDams a un sito gestito da WordPress: #WpToXdamsBridge v.2.0 Fabricio

Come promesso è da oggi liberamente scaricabile il plugin “WordPress To xDams Bridge”, nella prima versione completamente pubblica, la 2.0 “Fabricio”, dallo storico ponte di Roma.

Il plugin consente, senza eccessivi sforzi, di connettere un sito gestito con WordPress con archivi organizzati grazie alla piattaforma xDams O.S. Sono già disponibili molti strumenti di supporto:

 

Di seguito un lungo estratto dall’articolo pubblicato su regesta.com che descrive in dettaglio le funzionalità disponibili.

L’integrazione tra xDams e WordPress rappresenta una soluzione economica e di limitata complessità tecnologica, per istituzioni, professionisti ed enti. Al tempo stesso è una soluzione completa  e di valore che copre tutta la filiera della gestione di patrimoni culturali, dalla loro organizzazione e conservazione in formato digitale fino alla valorizzazione nelle forme più adeguate alla comunicazione web.

Il plugin è stato già integrato tra i servizi dell’ hosting The Archives Cloud (www.thearchivescloud.com),  a partire già dagli account gratuiti si può richiedere l’attivazione di una istanza di WordPress per pubblicare i propri contenuti senza costi aggiuntivi.  Si possono quindi utilizzare entrambe le componenti via web, grazie ad un semplice browser: nessuna installazione, nessuna configurazione tecnica e nessuna necessità di aggiornamenti software da effettuare.


Integrazione vs. sviluppo interno: il perché della scelta

E’ fondamentale oggi coniugare l’attenzione agli aspetti scientifici del nostro lavoro con la necessità di comunicare, verso l’esterno, nelle forme più innovative e adeguate agli utenti che intendiamo raggiungere. Le potenzialità forniteci dalla tecnologia e in particolare dal web sono enormi, soprattutto se si è in condizione di interpretarne in maniera personale i principali modelli di riferimento: condivisione delle informazioni ma anche delle competenze e della conoscenza , autonomia e riconoscibilità ma al tempo stesso collaborazione grazie all’utilizzo di standard di pubblico dominio e di diffusione internazionale.

Quando abbiamo deciso di realizzare un framework che consentisse la pubblicazione degli archivi di xDams, la prima scelta cui ci siamo trovati difronte è stata se realizzare un prodotto custom o un’integrazione con prodotti di terze parti.
La risposta ci è arrivata, in maniera piuttosto naturale, dall’analisi delle nostre esperienze progettuali, durante le quali abbiamo sempre utilizzato un unico strumento standard di back end (xDams, al netto delle personalizzazioni sulle architetture dei contenuti) mentre, al contrario, è stato difficilissimo riproporre realizzazioni tecnologiche simili nella progettazione di portali di consultazione.
Troppe e troppo differenti le necessità,  le disuguaglianze tra archivi e sulla loro organizzazione, le differenze sulla strategie di comunicazione dei contenuti tra i diversi attori culturali; talvolta si manifesta la necessità di tenere insieme contenuti editoriali con gli archivi e talvolta, in alternativa, di tenerli separati. Si aggiunga a questo che la tecnologia e la modalità di fruizione del web sono sempre in rapida evoluzione, tanto che quel che oggi ci appare innovativo, anche in un domani piuttosto prossimo, può risultare obsoleto.  Una piattaforma proprietaria di pubblicazione avrebbe corso il rischio di non recepire, in maniera sufficientemente dinamica, le innovazioni e le sollecitazioni dello sconfinato mondo del web e della tecnologia digitale.

 

WordPress, diffusione mondiale e semplicità d’uso

Abbiamo quindi ritenuto più opportuno affidarci a piattaforme che godono, grazie alla loro diffusione, di una ampia base di sviluppatori che ne favoriscono la continua evoluzione, mantenendole sempre state-of-art, relativamente alle tecnologie integrate e al loro utilizzo.

Un plugin open source per pubblicare gli archivi digitali realizzati con la piattaforma open source xDams  su WordPress, la piattaforma di pubblicazione sul web più diffusa e amata dagli utenti

La scelta è caduta su WordPress, come piattaforma di partenza, grazie all’enorme diffusione e alla semplicità nella personalizzazione, ma in futuro cercheremo di ampliare l’integrazione ad altre soluzioni software tra le più diffuse.  Abbiamo di fatto aggiunto alla causa di xDams e dei beni culturali le migliaia di sviluppatori di un progetto open source già affermato come WordPress, sfruttandone le sinergie.
Grazie alla ricchezza dei template disponibili e dei più svariati plugin che permettono di implementare facilmente le funzionalità più diverse oggi con WordPress è possibile pubblicare, a basso costo e con competenze relativamente contenute, siti web che sono caratterizzati da una alto livello di personalizzazione e da ricchezza di opzioni disponibili.
Wordpress, come xDams, è un progetto open source quindi estremamente personalizzabile nel caso si abbiano a disposizione le competenze di progettazione software necessarie.


Come funziona il plugin

Di cosa doveva occuparsi a questo punto il nostro plugin? Gestire la parte relativa alla pubblicazione di contenuti, nella maniera più semplice, per utenti che non dovevano avere necessariamente approfondite conoscenze tecnologiche.
Il plugin è stato realizzato per consentire di implementare alcune funzioni di pubblicazione dei contenuti da xDams su una istanza WordPress, permettendo quindi l’integrazione di funzioni editoriali, tipiche di un CMS come WordPress, con la pubblicazione di contenuti culturali. A oggi è possibile pubblicare tutte le tipologie di archivio rilasciate nella distribuzione open source, quindi archivio storico (EAD), fotografico (ICCD-F), audiovisivo (FIAF), oggetti e opere d’arte (ICCD-OA), bibliografia (MODS) e museale (LIDO).
Alla primissima attivazione del plugin segue una veloce attività di configurazione generale che permette di definire a quali archivi collegarsi, quali campi visualizzare e quali no, quali campi utilizzare per le pagine di ricerca. Tutte queste funzionalità sono disponibili via back end di WordPress, con semplici maschere user friendly.
Terminata la veloce configurazione degli archivi non rimane altro che definire in quali pagine pubblicare e cosa, inserendo nel contenuto di queste pagine semplici comandi testuali.

 

La pubblicazione di contenuti

Il plugin mette a disposizione una serie di codici che vengono “letti” da WordPress che a sua volta richiede a xDams i dati, di seguito un esempio che consente di pubblicare una lista di schede da un archivio: [xdamsList type=‘ID dell’archivio ‘ ] [/xdamsList].
Questo semplice codice, scritto direttamente nella pagina di WordPress abilita la pubblicazione con le regole decise in sede di configurazione quali la visibilità o meno dei campi.

Tra le funzioni avanzate del plugin la pubblicazione multilingua dei contenuti d’archivio e un modulo di storytelling per creare percorsi tematici

Si possono pubblicare liste di risultati (con o senza criteri di selezione) in formati che vanno dalla semplice lista testuale, all’elenco di risultati con una preview o mediante uno slideshow, particolarmente adatto a banche dati fotografiche o comunque ricche di immagini.Basta un semplice short code per pubblicare una form di richiesta (full text o avanzata con più campi) senza preoccuparsi della gestione dei risultati o una scheda specifica di dettaglio.
Interessante inoltre è la funzione vocabolario che lista tutti i valori contenuti in uno specifico campo,  enumerandone le occorrenze.  Tale funzione risulta particolarmente utile su campi relativi a nomi, luoghi o soggetti per offrire metodi di navigazione diversi nonchè trasversali agli archivi.

 

Multilingua e storytelling

Il plugin dispone poi di una gestione di base per la pubblicazione multilingua della parte archivio e un modulo per lo story telling,  grazie al quale è possibile pubblicare percorsi tematici basati sui contenuti di xDams. Lo sviluppo di questa funzionalità è volutamente molto semplice perché si pone l’obiettivo di dare uno strumento di base a chi ha esigenze non particolarmente sofisticate.
Il vantaggio di aver scelto di utilizzare WordPress però è proprio quello che esistono molteplici altri plugin per realizzare prodotti editoriali, anche evoluti, e in grado di soddisfare utenti con maggiori esigenze, una opportunità che da concretezza alle possibili sinergie tra i due progetti di cui abbiamo parlato in precedenza.


Supporto e prospettive

xDams rappresenta un’eccellenza nel suo campo, grazie alla maturità raggiunta negli anni e alle esperienze presso i propri utenti in un settore in cui l’Italia stessa rappresenta un’eccellenza e fornisce un “habitat naturale” non facilmente riscontrabile altrove.  La pubblicazione di un prodotto culturale però richiede know how e tecnologie differenti per cui poter attingere a soluzioni di diffusione internazionale garantisce un risultato, in tempi brevi, non facilmente ottenibile con sviluppi proprietari (a meno di ingenti investimenti), ma soprattutto una elevata garanzia di “sostenibilità” nel tempo.
Oggi il plugin ha terminato la sua fase beta ed entra nella prima fase operativa, al momento è scaricabile dal sito xDams insieme ai manuali, chi utilizza la nostra applicazione presso un proprio server troverà nei documenti le informazioni di configurazione necessarie mentre chi è utente The Archives Cloud (hosting di xDams) può richiedere le informazioni di accesso agli archivi.
Il forum è sempre il luogo di riferimento per il supporto e l’assistenza ma è anche già disponibile un wiki specifico per il supporto agli utenti finali e/o ai programmatori, è inoltre on line un sito che ha la funzione di demo attiva e funzionante. Il canale You Tube di xDams è stato arricchito di ben quattro tutorial dedicati al ‘utilizzo del plugin (impostazioni iniziali, form di ricerca, liste di risultati, percorsi tematici)

L’obiettivo prossimo è far rientrare il plugin ufficialmente nel listing di WordPress e di dare sempre più spazio a funzioni editoriali per prodotti complessi elaborati sulla base degli archivi di xDams. Naturalmente con l’occhio sempre attento alle potenzialità dei LOD (Linked Open Data) la cui strada xDams ha già intrapreso da tempo.


A questo link  l’archivio digitale civico aperto Mubat, Museum of Battipaglia, il primo sito realizzato con il plugin che pubblica dati e file digitali relativi a oggetti descritti con xDams O.S. su un  sito gestito mediante Worpress.

Qui il sito informativo e di supporto per l’utilizzo del plugin Wp To xDams Bridge

 

xDams per il Sistema Ambientale e Culturale del Parco dell’Alta Murgia: 17 patrimoni culturali in rete

Il progetto SAC Alta Murgia “Traccia nella roccia” prevede la catalogazione del patrimonio culturale dei beni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia (http://www.parcoaltamurgia.gov.it/). Si tratta di un grande “progetto di rete” in “Rete”, che riunisce alcuni attori culturali sul territorio per diffondere e promuovere la conoscenza del patrimonio naturale e artistico grazie al web. Il progetto è nato per descrivere e identificare il patrimonio culturale e ambientale territoriale coniugando da un lato la necessità di conoscere e preservare il patrimonio stesso, ma anche di utilizzare, parallelamente, tale capitale culturale quale attrattore turistico, rafforzando il brand e la reputazione dell’area del Parco.

Il Parco nazionale è un ente istituito con D.P.R. del 10 marzo 2004 su un area naturale protetta situata in Puglia, nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani e coinvolge 13 Comuni (Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola e Toritto).

Il territorio è un imponente blocco calcareo, oggi fortemente carsificato, emerso 70 milioni di anni fa. Un habitat eccezionale, caratterizzato da spazi immensi e alture collinari che raggiungono anche 600 mt di quota, arricchito dai castelli federiciani, primo fra questi Castel del Monte, antichi ripari, jazzi e masserie, tracce di passaggi di dinosauri, ecc.

Il progetto, con la direzione scientifica la dott.ssa Elena Silvana Saponaro, prevedeva l’adozione di un software di gestione e catalogazione del patrimonio culturale per la creazione di una banca dati multimediale, ICCD compliant, in grado di costituire in primis il patrimonio digitale, uniformando i relativi contenuti, e di poterlo incrementare in futuro. Le attività prevedevano inoltre la formazione di un gruppo di esperti in grado di supportare il progetto.

Dal punto di vista tecnologico la scelta tecnologica è ricaduta su xDams Open Source che è stato opportunamente configurato per descrivere una ampia varietà di: opere d’arte (OA-OAC), fotografie (F), numismatica (NU), disegni (D), reperti archeologici (RA), disegni (D), stampe (S), beni demo antropologici (BDM), architettura(A). risorse bibliografiche.

Tra i requisiti che hanno motivato la scelta di xDams la possibilità di veicolare i contenuti verso siti di promozione o di informazione come il portale www.visitparcoaltamurgia.it e di poter facilmente interagire con Sigec, il sistema informativo generale del catalogo. L’implementazione e il supporto tecnologico al progetto è stato curato dalle società  AltaNet e Software Design.

Sono stati identificati e coinvolti 17 asset culturali sul territorio i cui beni saranno “digitalmente” ospitati dalla banca dati:

1. ARCHIVIO BIBLIOTECA MUSEO CIVICO (A.B.M.C.) – Altamura
2. MUSEO ETNOGRAFICO DELL’ALTA MURGIA – Altamura
3. MUSEO DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO – Corato
4. PINACOTECA DI ARTE CONTEMPORANEA – Ruvo
5. PALAZZO STELLA – Toritto
6. ARCHIVIO STORICO FONDAZIONE E. POMARICO SANTOMASI – Gravina
7. PALAZZO CAPUTI -Museo della Casa della Cultura – Ruvo di Puglia
8. TEATRO MERCADANTE – Altamura
9. TEATRO COMUNALE – Corato
10. PALAZZO MARCHESALE – Santeramo in Colle
11. PALAZZO MIANI PEROTTI – Cassano delle Murge
12. EX CONVENTO DEI FRATI MINORI OSSERVANTI – Ruvo di Puglia
13. CASTELLO NORMANNO SVEVO – Sannicandro di Bari
14. BIBLIOTECA COMUNALE – Grumo
15. BIBLIOMURGIA: Biblioteca Comunale tematica – Poggiorsini
16. MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE JATTA – Ruvo di Puglia;
17. PALAZZO GIOIA – Corato.

Il progetto ha la peculiarità di coinvolgere soggetti diversi, ognuno con le proprie specificità, ma al tempo stesso raccolti intorno a un’idea progettuale unica che, nel rispetto degli aspetti scientifici legati alla conservazione del patrimonio culturale, si propone di sfruttare le potenzialità di comunicazione offerte dal web.

(Nella foto il teatro Mercadante di Altamura)