La digitalizzazione dei materiali ed il cloud consentono di  lavorare remotamente con strumenti appropriati.

Non risolvono tutti i problemi di un lavoro che richiede un contatto con ciò che occorre descrivere ma xDams è nato per rispondere a  questa opportunità.

Cloud per vocazione

Quando agli inizi del 2000 abbiamo cominciato a lavorare alla progettazione del software per la catalogazione per i beni culturali già immaginavamo che il futuro di questa attività doveva comprendere la possibilità di lavorare remotamente. Immaginavamo (ndr regesta.exe) soprattutto che un’applicazione utilizzabile via web avrebbe evitato all’utente finale molte delle complicazioni legate alla tecnologia.

Il progresso avrebbe inevitabilmente reso ancora più complesse le cose: sarebbero aumentate le possibilità funzionali ma questo avrebbe avuto un costo tecnologico. Non si sarebbe più fare una semplice applicazione Access di facile utilizzo da tutti.

Lavorare però aprendo solo il proprio browser avrebbe reso tutto più semplice.

Collaborazione remota

Sarebbe stato anche più semplice condividere il proprio lavoro con colleghi lontani o, come nei giorni attuali, rimanere attivi quando non è possibile raggiungere il posto di lavoro. In quegli anni c’erano ancora i modem di casa con bande ridottissime, negli anni la connettività ha fatto un passo in avanti incredibile.

In questi anni alcuni utenti hanno scelto di utilizzare la piattaforma con le proprie risorse tecniche ma la maggior parte ha utilizzato un servizio cloud.

Open source e free cloud

Nel 2012 tutto questo è diventato patrimonio di tutti con la svolta Open Source ma anche questo, secondo noi, non bastava. Cosi abbiamo deciso che anche l’utilizzo di xDams doveva avere un primo livello di accesso gratuito e cosi molti piccoli archivi hanno fatto richiesta al servizio www.thearchivescloud.com

Un nuovo modo di interpretare la conservazione

Anche l’approccio alla gestione dei beni culturali però ha subito un radicale cambiamento; l’attività di catalogazione è sempre più immaginata come una fase finalizzata anche alla valorizzazione e condivisione dei contenuti. La risposta del team di lavoro di xDams è stata quella di rendere più agevole questa attività, più agevola e meno costosa.

E’ nata cosi l’interfaccia standard utilizzata già da diversi archivi (vedi esempio) ma anche il plugin che consente di pubblicare i contenuti da xDams direttamente su un sito gestito con la piattaforma WordPress con wiki di supporto e il Forum già utilizzato per xDams.

Condivisione, tecnologia e riuso

Sempre in questi anni abbiamo lavorato all’innovativa tecnologia Open Data denominata Linked Open Data promossa da Sir Berners Lee, è l’ultima frontiera per condividere i metadati con tutto il mondo…

Oggi però viviamo nella speranza che questo tragico momento finisca il più presto possibile perché rimane imprescindibile vivere la collettività.